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TARDO JOMON E JOMON FINALE

Il numero di insediamenti, e la popolazione, inizia a declinare rapidamente. Aumenta l’attività rituale e in tutto il Giappone aumentano anche i siti di sepolture e vengono ritrovati molti manufatti rituali: per esempio, bastoni, falli di pietra e statuette. Anche se l’incisione e la scultura di statuette in forme decorative erano popolari nel MEDIO JOMON, ritorna l’uso delle decorazioni a corda, ma in questo caso porzioni di decorazioni, dopo essere state applicate, vengono rimosse e la superficie viene lisciata. Anche se è evidente lo sviluppo dell’agricoltura durante il JOMON FINALE, il suo impatto sulla popolazione fu minimo: infatti, le piante coltivate in quel periodo erano solo un’integrazione alla dieta. Quindi, lo sviluppo dell’agricoltura, soprattutto con la diffusione della coltivazione del riso, segnerà l’inizio del PERIODO YAYOI.

IL PERIODO YAYOI (弥生時代 – 400 a.C. – 250/300 d.C.)

Un vaso Yayoi, I-III secolo, trovato a Kugahara, Ōta-ku, Tokyo, Museo nazionale di Tokyo

Il PERIODO YAYOI è un’epoca che va dal 400-300 a.C. fino al 250-300 d.C., attraversando il NEOLITICO, L’ETÀ DEL BRONZO e L’ETÀ DEL FERRO. Il suo nome deriva dal quartiere di Tokyo dove furono ritrovati per la prima volta resti archeologici di quell’epoca.

A seconda della fonte che si prende in considerazione, il periodo Yayoi viene fatto cominciare o con l’inizio della COLTIVAZIONE DEL RISO nelle risaie, oppure con il ritrovamento di nuovi tipi di terraglie, che ricollegherebbe l’inizio di questo periodo intorno all’anno 1.000 a.C.

Prove archeologiche hanno dimostrato che un numero imprecisato di agricoltori provenienti dal continente, si stabilì in territorio giapponese (il popolo Yayoi appunto), che sopraffece la popolazione locale di cacciatori-raccoglitori. La cultura Yayoi fiorì, quindi, in un’area compresa tra il Kyushu meridionale e l’Honshu settentrionale. Tradizionalmente, la storia della cultura Yayoi è suddivisa in tre sotto-periodi, ognuno dei quali con una serie di ceramiche che differiscono da regione a regione; tuttavia, la datazione esatta di questi sotto-periodi non è chiara, soprattutto perché ci sono pochi indizi per determinare con certezza l’inizio e la fine di essi.

Un edificio Yayoi (ricostruito)

ORIGINE E CARATTERISTICHE DEL PERIODO YAYOI

Se nel resto del mondo si passò gradualmente dall’età della pietra a quella del bronzo per approdare al ferro, il Giappone passò dal Neolitico all’uso quasi contemporaneo di utensili in bronzo e ferro, perché introdotti dai cinesi e coreani di cultura più antica. Una volta acquisite le tecniche e le conoscenza necessarie alla fusione dei metalli, esse vennero impiegate per realizzare attrezzi agricoli, campane cerimoniali in bronzo, specchi e armi.

La popolazione Yayoi crebbe e la loro società divenne sempre più complessa: infatti, indossavano vestiti, vivevano in insediamenti stabili, costruivano abitazioni in legna e pietra, accumulavano ricchezza attraverso il possesso della terra e la conservazione del grano e svilupparono distinte classi sociali. Nacquero, così, i primi conflitti e le prime alleanze tribali. Inoltre, da un’alimentazione basata sulla caccia e la raccolta, si passò alla coltivazione, permettendo lo sviluppo delle prime forme di religione, contraddistinte dall’osservazione del culto della natura e l’adorazione di tutti quegli elementi terreni (come il suolo, l’acqua, il sole) che potessero garantire un buon raccolto. Si trattava dunque di una forma arcaica dello shintoismo (浸透 – la via degli dei), caratterizzato da credenze animistiche, pratiche magiche e influssi sciamanici.

Durante il periodo Yayoi si assistette anche ad un incremento della popolazione fino a due milioni di persone, probabilmente dovuto, oltre ai flussi migratori, al miglioramento delle condizioni di vita. Quindi, se da una parte il passaggio alla coltivazione garantiva una migliore dieta, dall’altro, lo sfruttamento dei giacimenti di metallo permise l’affinamento di attrezzi agricoli, utensili e armi. Si costruirono villaggi permanenti, e la società assunse una struttura fortemente gerarchizzata, ponendo i presupposti per la formazione di uno Stato vero e proprio nei secoli successivi. Il periodo Yayoi termina intorno al III secolo, quando cioè, iniziò ad affermarsi l’uso di grandi tumuli funerari detti KOFUN (興奮), da cui, poi, deriverà il nome del periodo successivo.

Neko

Laureata presso l'Università "Orientale" di Napoli in lingua e letteratura Giapponese e Coreana, nutro da sempre una passione per l'oriente. Mi piacciono gli anime e il disegno

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