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L’ARRIVO DEGLI OLANDESI IN GIAPPONE: LA SEDE DI HIRADO

Carta della Corea e del Giappone, Amsterdam, 1606, incisione acquerellata, Londra, Sotheby’s

L’arrivo degli olandesi in Giappone

Sul precoce approdo di Dirck Pomp in Giappone nel 1585, imbarcato sulla nave portoghese Santa Cruz, e sulla sua permanenza nell’arcipelago per diversi mesi, non tutte le fonti concordano. In un’opera descrittiva da lui pubblicata, si parla molto del Giappone, ma le notizie contenute qui potrebbe averle raccolte durante il suo soggiorno in Cina. Anche dell’arrivo di una prima nave olandese a Hirado nel 1597 si ha un’incerta menzione. Il viaggio della De Liefde proseguí verso il Giappone, e la nave avvistò una prima isola intorno al 24 marzo, per giungere sulle coste del Kyushu il 19 aprile 1600: il veliero approdò nella baia di Beppu (別府 – Oita-王板); gli uomini a bordo erano stremati, quasi in fin di vita. L’intero equipaggio fu accolto con grande curiosità e meraviglia dai giapponesi: tra gli astanti vi erano anche due gesuiti portoghesi. Tuttavia, i portoghesi fecero di tutto per mettere in cattiva luce i nuovi ospiti. Temendo che fossero pirati, tutti gli uomini dell’equipaggio furono imprigionati e posti sotto stretta sorveglianza, il carico fu ispezionato e sequestrato e fu immediatamente inviato un dispaccio a Edo per informare Tokugawa Ieyasu. Benché le premesse non fossero delle migliori, la curiosità suscitata da questi nuovi arrivati, era condivisa anche dalle autorità giapponesi: meno di 10 giorni dal suo arrivo, il 28 aprile 1600 WILLIAM ADAMS fu convocato a Osaka per un colloquio con Ieyasu: era l’inizio del dialogo.

Porta di Myuden, con navi olandesi che si scambiano salve di saluto, XVIII secolo, incisione acquerellata, Kobe, City Museum

William Adams

William Adams, il 12 maggio 1600, fu ammesso alla presenza della massima autorità giapponese, Tokugawa Ieyasu. Adams capitava in un momento particolarmente delicato per il Giappone, perché si era prossimi alla battaglia di Sekigahara – 21 ottobre 1600 – che avrebbe decretato la vittoria di Ieyasu e la conseguente fondazione del bakufu Tokugawa (徳川幕府 – 1603). Forse, fu questa circostanza a stimolare il desiderio di Ieyasu di saperne di più, per ottenere altre armi da fuoco dai nuovi arrivati. Adams fu interrogato per circa tre ore, con l’ausilio di un’interprete portoghese. La collaborazione con i giapponesi nasceva sotto i migliori auspici. Ben presto ad Adams fu restituita la libertà insieme agli altri uomini della De Liefde, e un sostegno economico fu assegnato a tutti gli olandesi per la loro permanenza in Giappone. Inoltre, Adams ebbe anche il permesso di commerciare liberamente sul territorio giapponese: si era prossimi all’apertura della sede olandese di Hirado, infatti, il daimyo di Hirado, Matsuura (松浦), mise a disposizione una nave per il viaggio, poiché, nel 1605, il comandante Quaeckernaeck e van Santvoort furono autorizzati a lasciare l’arcipelago per raggiungere i delegati della Compagnia Riunita a Patani e proporre loro di stabilire una base della VOC in Giappone.

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