Stratificazione e ordinamento per mezzo delle norme di comportamento
A partire dal 1250 a.C., in Cina, compaiono le prime fonti scritte: le iscrizioni sugli ossi oracolari della dinastia Shang, riferiscono delle divinità, guerre, cacce, agricoltura e altre attività di una cultura progredita che mise in ombra tutte le precedenti. Gli Shang produssero bronzi di straordinaria bellezza, innalzarono sepolcri regali monumentali, disposero di armi potenti, ebbero un calendario e conobbero la scrittura.
La sconfitta degli Shang da parte di un altro popolo, gli Zhou, verso il 1050 a.C., venne considerata un evento importantissimo nella più antica storia cinese. I primi sovrani Zhou, Wen, Wu e il Duca di Zhou, avrebbero posto le basi filosofiche e istituzionali per 3000 anni di civiltà cinese. Tuttavia, queste istituzioni attribuite agli Zhou dovrebbero essere di origine molto più tarda.
Né gli Shang né i Zhou, quindi, furono Cina. Gli Shang furono soltanto una cultura progredita, per quanto magnifica, della quale furono partecipi soprattutto gli appartenenti di un clan, su un piccolo territorio della Cina settentrionale. Accanto agli Shang c’erano ancora altre culture, nel Sichuan e lungo lo Yangzi. Anche i Zhou, la cui civiltà materiale era parecchio simile a quella degli Shang, tutt’al più esercitarono una supremazia molto allentata su qualche piccolo principato della Cina settentrionale.
Con la diffusione della scrittura e la crescente intesa tra le élite regionali, per la prima volta apparve un legame comunicativo che oltrepassava i confini delle parentele. Si venne fondando una società stratificata i cui confini non erano più segnati dai legami di parentela, ma da un’unità ad essi superiore. Questo processo nel IX secolo a.C. si espresse in un notevole mutamento dell’arte del bronzo, indicato con il termine “rivoluzione rituale”.
La perdita di potere dei re Zhou a partire dal 841 a.C., e il loro definitivo crollo nel 771, non significarono la fine di un’età dell’oro, ma piuttosto l’inizio della storia della Cina. Il periodo seguente, quello delle “Primavere e Autunni” (722-481 a.C.), nella tradizione cinese, viene visto, come un periodo di caos e declino. In tale periodo si formarono alcuni principati autonomi, e insieme ad essi, i meccanismi che diedero ordine a questa società nobiliare “internazionale”: un sistema di “egemoni” che avevano il compito di dirigere il concerto dei principi regionali, i primi testi legislativi e, infine, la dottrina etica di Confucio. E’ verosimile che solo ora nascano anche i testi canonici che idealizzarono il “sistema” dei Zhou: nell’epoca Chunqiu vennero prodotti i modelli classici per l’ordinamento della Cina.