LA MITOLOGIA COREANA – parte due
MITI DELLA CREAZIONE
SIRUMAL (시루말), è un altro mito della creazione sciamanica proveniente da OSAN, nella provincia di Gyeonggi, nell’attuale Corea del Sud. Questa è la storia di un certo DANGCHILSEONG che trascorre una notte con una certa dama MAEHWA, la quale, dopo la partenza di Dangchilseong, dà alla luce due figli, SEONMUN e HUMAN. I ragazzi, una volta a scuola, venivano presi in giro perché non avevano un padre. Alla fine però, i due fratelli scoprirono chi era il loro padre e salirono in cielo per conoscerlo. Così Dangchilseong dà al primogenito il regno di DAEHANGUK e al secondo il regno di SOHANGUK.
MITI FONDANTI
l GEONGUK SINHWA (건국신화) sono quei miti che spiegano la fondazione della nazione. Gli antichi miti fondatori della Corea includono spesso una storia sull’unione di un padre celeste e una madre terrestre. Invece, i miti di fondazione medievali della Corea stabilivano che i sovrani coreani avessero una discendenza divina ma non erano loro stessi degli dei. Uno dei miti fondanti più famoso è il MITO DI DANGUN.
DANGUN WANGGEOM (단군황검) è il fondatore di GOJOSEON, il primo regno di Corea. Pare che abbia fondato Gojoseon nel 2.333 a.C.; la sua storia è stata registrata in ben due documenti del XIII secolo d.C. il SAMGUNGNYUSA e il JEWANGUNGI. Il nonno di Dangun, HWANIN, era il “signore dei cieli”, mentre suo padre, HWANUNG, discese sulla terra e fondò una società sulla penisola coreana. Alcune versioni del mito dicono che la società si trovava sul MONTE TAEBAEKSAN; mentre altre affermano sul MONTE PAEKTU.
Quando un orso e una tigre andarono da Hwanung chiedendo di essere trasformati in umani, egli diede a ciascuno di loro del cibo sacro da mangiare e disse loro di rimanere in una grotta per 100 giorni, dopodiché sarebbero diventati umani. Mentre la tigre si arrese, l’orso seguì le indicazioni di Hwanung e venne trasformato in una donna chiamata UNGNYEO; ella si accoppiò con Hwanung e diede alla luce Dangun, il quale governò Gojoseon per 1.500 anni, prima di diventare un dio della montagna (SANSIN – 산신).