Le Cinquantatré stazioni del Tōkaidō (東海道五十三次 Tōkaidō Gojūsan-tsugi?), nell’edizione Hōeidō (1833–1834), sono una serie di xilografie, giapponesi, appartenenti alla corrente ukiyo-e e create da Utagawa Hiroshige dopo il suo primo viaggio lungo la strada del Tōkaidō nel 1832.
L’autore
Utagawa Hiroshige (歌川広重?), meglio noto come Hiroshige (Edo, 1797 – Edo, 12 ottobre1858) è stato un incisore e pittore giapponese.
Fu allievo di Utagawa Toyohiro (1773-1829 circa) e studiò lo stile occidentale introdotto dal fondatore della scuola Utagawa, Toyoharu (1735-1814). Assieme a Hokusai è considerato uno tra i principali paesaggisti giapponesi dell’Ottocento e fra i più celebri rappresentanti della corrente artistica Ukiyo-e. La produzione artistica di Hiroshige annovera diversi generi, tra cui stampe di attori, guerrieri, cortigiane, ma l’oggetto principale della sua arte fu la natura nelle sue molteplici espressioni. La contemplazione della natura e la successiva rappresentazione in chiave morfologicamente armonica, è ciò che distingue Hiroshige dagli altri pittori-incisori del suo tempo, creando una dialettica tra il finito e l’infinito, ossia il sentimento umano scaturente dall’ascolto quasi religioso della natura e il respiro del cosmo. A differenza del suo contemporaneo Hokusai, l’opera di Hiroshige fu meno innovativa, tuttavia l’artista ha saputo cogliere in modo sottile, poetico e facilmente comprensibile l’essenza del paesaggio giapponese come pure il modo in cui veniva percepito dalla gente.
Nell’arco di tutta la sua vita Hiroshige creò circa 400 incisioni. La serie più famosa di Hiroshige è le “Cento vedute famose di Edo”. Hiroshige ebbe straordinaria influenza sulla pittura europea di fine Ottocento. Principalmente tale influenza si manifestò sull’impressionismo e post-impressionismo, venendo imitato da diversi artisti, tra cui Claude Monet e Vincent van Gogh.
L’opera
La strada del Tōkaidō, che collegava la capitale dello shōgun, Edo, a quella dell’Imperatore, Kyōto, era la principale via dei viaggi e del commercio nel Giappone antico. Fa parte del gruppo delle Cinque strade di Edo (Gokaidō), le cinque maggiori strade create o sviluppate durante il periodo Edo, al fine di rafforzare il controllo dell’amministrazione centrale dello shōgunato sull’intero paese.
Benché l’edizione Hōeidō è di gran lunga la più famosa, le Cinquantatré stazioni del Tōkaidō erano un soggetto popolare che portò Hiroshige a produrre circa 30 diverse serie xilografiche sull’argomento, tutte diverse nelle dimensioni (ōban o chuban), nelle immagini e anche nel numero (alcune edizioni includono solo poche stampe).
L’edizione Hōeidō fu l’opera ukiyo-e più venduta di sempre in Giappone. Uscì poco dopo le Trentasei vedute del Monte Fuji di Hokusai e stabilì questo nuovo grande tema dell’ukiyo-e, la stampa paesaggistica, fūkei-ga, con una speciale attenzione alle “vedute famose” (meisho). Queste stampe di paesaggi sfruttarono le nuove possibilità offerte dalla tecnica occidentale della prospettiva, che gli artisti giapponesi avevano ormai pienamente assimilato.
L’edizione Hōeidō si intitola propriamente (東海道五十三次之内 Tōkaidō Gojūsan-tsugi no uchi?). Oltre alle cinquantatré stazioni, le serie include una stampa per la partenza, Nihonbashi (il ponte del Giappone), e una finale per l’arrivo a Keishi, Kyoto, la capitale imperiale.
Fonte e Immagini: Wikipedia